madriche, maratona fotografica nuoro

COME TI RACCONTO L’ATENE SARDA

FOTOGRAFIA

In strada, tra la gente, con gli occhi aperti. A Nuoro, nella città che ha ospitato le più importanti mostre dei grandi fotografi del ‘900, si prova a tradurre in immagini, volti, luoghi e vite di un mondo e di una realtà in continuo cambiamento

Qualche anno fa, intervistato sulle pagine di Repubblica, lo scrittore americano Eric Weiner sottolineava: “Non importa dove, ma come viaggi. Puoi anche andare giù in strada e vivere un’esperienza magnifica nel bar sotto casa. È importante viaggiare con l’anima, avere il cuore aperto. Un luogo lo visiti con la tua percezione”.

Fotografia di strada per raccontare la percezione di spazi e umanità. Percezione per tentare di interpretare un luogo. Quattro temi, quattro percorsi, quattro modi di filtrare il mondo attraverso la lente del proprio vissuto. A Nuoro c’è Madriche, una delle associazioni culturali più vivaci e sensibili all’arte fotografica, che da due anni cerca di raccontare i mille volti della Atene sarda, con quella che loro stessi hanno battezzato: “Maratona Fotografica”.

Di cosa si tratta e come è nata ce lo spiega Gigi Murru, fotografo e responsabile di Madriche. «La prima bozza di questo progetto, nasce tanti anni fa. Osservando e studiando quello che stava avvenendo nelle grandi capitali europee, e italiane in particolare, in cui si fa spazio questa nuova forma di vivere la propria passione per la fotografia. Si tratta di una giornata dove chi ama fotografare si presta, anche per puro divertimento, a questo modo di vivere la fotografia».

Un tema ogni due ore, eccoli.

1) Andare in un luogo per fermarsi o visitarlo solo di passaggio. In viaggio per scelta, o in viaggio per forza.
2) Si rientra per nostalgia, si torna per restituire, emozioni, competenze, conoscenze.
3) Il mondo si mostra ai nostri occhi attraverso l’intreccio e la fusione di linee, forme e geometrie.
4) Il gesto più bello è quello spontaneo. La condivisione dare e ricevere.


Come nascono?
«Tutto parte dall’intento di collegarci a quelle che erano le quattro direttive della presentazione della candidatura di Nuoro a Capitale della Cultura 2020: “andata e ritorno” che è legato ai primi due temi, “su filindeu”, quindi l’intreccio, strettamente legato al terzo tema proposto. Infine l’ultimo “sa paradura”, questa forma di solidarietà e di condivisione molto spontanea nella bellezza del dare e del ricevere che ci porta all’ultimo dei quattro temi in concorso.
Abbiamo iniziato l’anno scorso in occasione dell’anniversario della costruzione di Piazza Satta e della nascita di Sebastiano Satta. Ecco che in quell’occasione le tematiche erano strettamente legate a Nivola, alla sua piazza e al vate barbaricino. Forti delle adesioni e del successo della passata edizione abbiamo deciso di riproporla anche quest’anno. Oltre trenta iscritti tra i quali abbiamo anche sei bambini inclusi nella formula “under 12”».

La stampa affidata ad Artech ha permesso di trasferire le immagini in Fine-Art su carta satinata e tutti gli scatti esposti agli interni del TEN, Teatro Eliseo di Nuoro.

In una galleria fotografica di promettenti germinazioni, premiati tutti e sei i giovani partecipanti, con una menzione particolare al lavoro di Elias Mele Romagna. Tra gli adulti, per il miglior scatto, la giuria ha premiato René Piras, sul tema “Il gesto più bello è quello spontaneo. La condivisione dare e ricevere”. La classifica della serie migliore fa salire sul podio tre donne. Al terzo posto Giulia Nieddu, al secondo Giovanna Porcu, al primo Santina Secchi.



PHOTOGALLERY

  • René Piras - Premio allo scatto migliore
    René Piras - Premio allo scatto migliore
  • Menzione speciale UNDER 12: ELIAS MELE ROMAGNA
    Menzione speciale UNDER 12: Elias Mele Romagna - Quello che mi piace della mia città
  • Menzione speciale UNDER 12: ELIAS MELE ROMAGNA
    Menzione speciale UNDER 12: Elias Mele Romagna - Quello che non mi piace della mia città
  • Santina Secchi - Andare in un luogo per fermarsi o visitarlo solo di passaggio. In viaggio per scelta, o in viaggio per forza.
    Prima classificata: Santina Secchi - Tema: Andare in un luogo per fermarsi o visitarlo solo di passaggio. In viaggio per scelta, o in viaggio per forza.
  • Santina Secchi - Andare in un luogo per fermarsi o visitarlo solo di passaggio. In viaggio per scelta, o in viaggio per forza.
    Prima classificata: Santina Secchi - Tema: Si rientra per nostalgia, si torna per restituire, emozioni, competenze, conoscenze.
  • Santina Secchi - Il mondo si mostra ai nostri occhi attraverso l’intreccio e la fusione di linee, forme e geometrie.
    Prima classificata: Santina Secchi - Tema: Il mondo si mostra ai nostri occhi attraverso l’intreccio e la fusione di linee, forme e geometrie.
  • Santina Secchi - Il gesto più bello è quello spontaneo. La condivisione dare e ricevere.
    Prima classificata: Santina Secchi - Tema: Il gesto più bello è quello spontaneo. La condivisione dare e ricevere.
  • Giovanna Porcu - Andare in un luogo per fermarsi o visitarlo solo di passaggio. In viaggio per scelta, o in viaggio per forza.
    Seconda classificata: Giovanna Porcu - Tema: Andare in un luogo per fermarsi o visitarlo solo di passaggio. In viaggio per scelta, o in viaggio per forza.
  • Giovanna Porcu - Andare in un luogo per fermarsi o visitarlo solo di passaggio. In viaggio per scelta, o in viaggio per forza.
    Seconda classificata: Giovanna Porcu - Tema: Si rientra per nostalgia, si torna per restituire, emozioni, competenze, conoscenze.
  • Giovanna Porcu - Il mondo si mostra ai nostri occhi attraverso l’intreccio e la fusione di linee, forme e geometrie.
    Seconda classificata: Giovanna Porcu- Tema: Il mondo si mostra ai nostri occhi attraverso l’intreccio e la fusione di linee, forme e geometrie.
  • Giovanna Porcu - Il gesto più bello è quello spontaneo. La condivisione dare e ricevere.
    Seconda classificata: Giovanna Porcu - Tema: Il gesto più bello è quello spontaneo. La condivisione dare e ricevere.
  • Giulia Nieddu - Andare in un luogo per fermarsi o visitarlo solo di passaggio. In viaggio per scelta, o in viaggio per forza.
    Terza classificata: Giulia Nieddu - Tema: Andare in un luogo per fermarsi o visitarlo solo di passaggio. In viaggio per scelta, o in viaggio per forza.
  • Giulia Nieddu - Andare in un luogo per fermarsi o visitarlo solo di passaggio. In viaggio per scelta, o in viaggio per forza.
    Terza classificata: Giulia Nieddu - Tema: Si rientra per nostalgia, si torna per restituire, emozioni, competenze, conoscenze.
  • Giulia Nieddu - Il mondo si mostra ai nostri occhi attraverso l’intreccio e la fusione di linee, forme e geometrie.
    Terza classificata: Giulia Nieddu- Tema: Il mondo si mostra ai nostri occhi attraverso l’intreccio e la fusione di linee, forme e geometrie.
  • Giulia Nieddu - Il gesto più bello è quello spontaneo. La condivisione dare e ricevere.
    Terza classificata: Giulia Nieddu - Tema: Il gesto più bello è quello spontaneo. La condivisione dare e ricevere.

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