TRE PER TRENTA

Możdżer, fresco, danielsson

CALA GONONE JAZZ FESTIVAL

Un bagaglio smarrito a Berlino con dentro bacchette, piatti e ogni tipo di strumento a percussione. Możdżer, Danielsson, Fresco: tre straordinari musicisti per festeggiare i trent’anni del Cala Gonone Jazz Festival e per raccontare che il Jazz si può suonare con tutto. Anche con i barattoli della crema per le mani.

“My brother”, fratello mio, mi dice mentre spalancando le braccia mi stringe a sé in un abbraccio forte, circolare e rassicurante.

L’ultima volta che ci eravamo incontrati eravamo sempre lì, su quel palco del Teatro Comunale di Cala Gonone, e con lui Gloria Campaner e Pinuccio Sciola. Leszek Możdżer mi guarda dritto negli occhi con lo sguardo che trapela preoccupazione: «All’aeroporto di Olbia non è ancora arrivato il kit per le percussioni di Zohar Fresco. Conosci qualcuno che può andare all’aeroporto per verificare?»
Możdżer, fresco, danielsson Il tempo di chiamare un amico, di inviare una mail con tutti i dati del trasporto: usciamo fuori dal teatro. Leszek e Zohar non si perdono d’animo. Indicando un bazar poco distante «Lì forse troveremo quello che ci serve», dicono.

Dobbiamo aspettare ancora qualche ora per capire cosa possano aver trovato in quel negozio.

Sono passati poco meno di quindici minuti dalle dieci della sera. Leszek Możdżer, Lars Danielsson, Zohar Fresco fanno il loro ingresso sul palco. Pianoforte, contrabbasso, percussioni. Il trio più atteso del Cala Gonone Jazz Festival sta per dare vita a un concerto che rimarrà nella storia dei trent’anni di questo festival.

«Buonasera a tutti e grazie per essere venuti a condividere con noi la nostra musica», Możdżer apre con questa premessa: «Grazie ad Air Berlin, che ha smarrito una parte dell’attrezzatura con cui avrebbe dovuto suonare Zohar, questa sera la nostra scaletta subirà qualche piccolo ritocco e suoneremo qualcosa che non si è mai sentito prima d’ora, in nessuno dei nostri concerti».
Możdżer, fresco, danielsson Africa, Spirit, Easy Money, Polska, la struggente Suffering, i suoni si fanno cibo per l’anima, ritmo per il cuore, magia per il pubblico che ne rimane stregato. «Mi sono sentito ipnotizzato» dirà più tardi uno degli spettatori alle mie spalle. Le note si fanno flusso fluido nelle mani di Możdżer. Sono tessere di un mosaico in continuo divenire. Il contrabbasso dello svedese Danielsson accompagna la musica del piano verso le percussioni di Zohar Fresco. Già, Zohar, l’israeliano con la faccia da guru e il cuore buono. C’è qualcosa di spirituale e di mistico che l’orizzonte delle parole non può definire e che solo l’orizzonte infinito dei sentimenti può contemplare.

Fresco svela presto l’arcano: si può fare musica anche con gli scovolini per la casa dalle setole in pet. Un barattolo metallico di crema Nivea per le mani diventa qualcosa di molto simile a un tamburello. Il cursus honorum nella conoscenza di questo artista non consiste solo nel saper tirar fuori il ritmo da ogni cosa, ma passa anche attraverso la sua voce: è bellissima, antica e orientale e soffia leggera e sacra come un mottetto, tra la base melodica del piano di Możdżer e il pizzicato di Danielsson.

Sperimentazione, improvvisazione, follia: questo è il Jazz, e molto altro ancora. Możdżer smorza i suoni del piano e dentro la cassa, a soffocare le corde, ci finiscono catene di ferro e pesanti collane. C’è anche il tempo per una deliziosa rivisitazione di Enjoy the Silence dei Depeche Mode. E poi... poi arrivano i momenti degli assoli dove questi tre mostri sacri vengono fuori in tutta la loro monumentale magnificenza.

Gli applausi, le urla di encomio del pubblico si fanno sempre più forti e persistenti sino a fondersi sul finale: quel bis che sfuma verso il pubblico e verso il mare. Per i trent’anni del Cala Gonone Jazz Festival non ci poteva essere regalo più bello.
Możdżer, fresco, danielsson

PHOTOGALLERY

  • Możdżer, Danielsson, Fresco al Cala Gonone Jazz Festival
  • Możdżer, Danielsson, Fresco al Cala Gonone Jazz Festival
  • Możdżer, Danielsson, Fresco al Cala Gonone Jazz Festival
  • Możdżer, Danielsson, Fresco al Cala Gonone Jazz Festival
  • Możdżer, Danielsson, Fresco al Cala Gonone Jazz Festival
  • Możdżer, Danielsson, Fresco al Cala Gonone Jazz Festival
  • Możdżer, Danielsson, Fresco al Cala Gonone Jazz Festival
  • Możdżer, Danielsson, Fresco al Cala Gonone Jazz Festival

SCRIVI UN COMMENTO


FORSE POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE