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Sonia
Studentessa di Moda
Regione: Lazio
Prov.: Roma
Città: Roma
83 Messaggi |
Inserito il - 14 settembre 2008 : 15:06:26
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Dietro alcune pubblicità all'apparenza originali si nascondono modelli antichi....magari non ce ne accorgiamo,ma molte réclame ricalcano celebri opere d'arte del passato.
osservate:
La pietà di Michelangelo fu fonte di ispirazione per molte pubblicità.Qui è ripresa da una campagna del marchio di abbigliamento Kookai.
Il profumo maschile Lolita Lempicka non fa mistero della sua fonte di ispirazione: è il famosissimo quadro del pittore austriaco Gustav Klimt Il bacio dipinto tra il 1907 e il 1908.
Il famoso Discobolo di Mirone (455 a.C. ca) ispira la postura della modella di una rinomata azienda produttrice di stoviglie. A differenza dell’atleta però al posto del però tiene tra le mani un piatto.
Il marchio Dior ha voluto puntare la sua campagna pubblicitarta sul paradosso tra bellezza e vanità, scegliendo di emulare il quadro All is vanity (Tutto è vanità) del pittore Charles Allan Gilbert del 1892.
[b]Givenchy per promuovere il suo profumo ha prodotto campagne pubblicitarie differenti in base ai paesi che la ospitavano. Sul numero di Focus storia in edicola questo mese abbiamo mostrato la campagna ispirata alla Nascita di Venere di Botticelli. Non potendo mostrare il seno scoperto, nei paesi islamici è stata distribuita invece questa campagna più castigata, sempre con la stessa modella, che si rifà a un particolare dell’Annunciazione di Beato Angelico (1433).
e quante altre....
Negli anni '70 la Levi's fece indossare i propri jeans addirittura a una statua:il David di Michelangelo.
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>...n lasciar volar via i sogni...<
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Modificato da - Sonia in Data 14 settembre 2008 15:22:04
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Annabella
4° Livello
Regione: Sardegna
Prov.: Cagliari
Città: Assemini
475 Messaggi |
Inserito il - 15 settembre 2008 : 08:52:28
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Caspita tutte insieme così nn le avevo ancora viste |
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evitargentina
4° Livello
Regione: Sardegna
Prov.: Cagliari
Città: quartu
308 Messaggi |
Inserito il - 15 settembre 2008 : 19:31:48
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Questa consapevolezza permette di guardare in modo non banale ai «pezzi» di classicità presenti nelle forme contemporanee della comunicazione, Attraverso vari esempi, tratti da pubblicità italiane storiche e contemporanee, la mostra mette in evidenza come nelle immagini della grande comunicazione di massa riemergano spessissimo temi, figure, miti e simboli appartenenti al repertorio letterario e iconografico del «classico». In esposizione è un repertorio minuziosamente collezionato di manifesti e testi pubblicitari, insieme a quattro calchi di classici: una Venere di Milo, un David, un Discobolo, e il prezioso calco del Laocoonte dell’Accademia di Brera, restaurato appositamente per l’occasione, che vengono messi a confronto con le loro versioni contemporanee e con le rielaborazioni pubblicitarie da altri modelli antichi e moderni. |
evi |
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